CULTIVAR DI UVA: AGLIANICO


Origine e diffusione: L'aglianico è vitigno coltivato in Campania e Basilicata in prevalenza. Trova ampio spazio anche in Puglia nelle zone dell’entroterra. Il vitigno aglianico sembra sia stato portato in Italia dai Greci al tempo della fondazione delle loro colonie (es. Cuma) nel 6° e 7° secolo a.C., nell'area che noi oggi chiamiamo Magna Grecia, con il nome di "Ellenikon" (originario della Grecia) ed il suo nome attuale deriverebbe proprio dalla volgarizzazione di questo termine greco in Hellenico, Hellanico sino ad arrivare ad Aglianico. Il suo habitat ideale sono i terreni di origine vulcanica.

Caratteristiche ampelografiche: Grappolo compatto, cilindro-conico, acino sferoide, pruina rilevante sulla buccia, colore quasi blu e polpa ricca acida-astringente.

Fenologia: Epoca di germogliamento media, Epoca di fioritura media,Epoca di invaiatura tardiva, Epoca di maturazione tardiva.

Caratteristiche del vino in purezza: Grado alcolico: 11,5 – 14,5% vol., pH: 3,05 - 3,40, acidità totale: 6,5 - 10 g/l. Il vino che si ottiene vinificando in purezza il vitigno, è un vino dal colore rubino intenso, con aromi pieni che ricordano proprio il terreno di provenienza e una spiccata astringenza che, nei prodotti di maggior pregio, viene smussata e addolcita da un passaggio sapiente in barrique, seguito da un lungo affinamento in bottiglia. È senz'altro una delle migliori uve rosse d'Italia, anche se le sue potenzialità non sono ancora del tutto espresse.

Sinonimi: Aglianico del Vulture, Aglianica, Agnanico, Gnanico, Ellenico, Ellanico, Agnanico di Castellaneta, Agliano, Gagliano, Aglianico tringarulo, Tringarulo, Aglianico zerpoluso, Ghianna, Uva dei cani, Ghiandara, Olivella di S. Cosmo, Fresella, Ruopolo, …